A noi le sfide piacciono
di Maurizio Carettoni
Èdifficile dire se l’economia è ripartita o meno. È un po’ come decidere se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Nel dubbio, bisogna cambiare prospettiva, guardare il mercato da un’angolazione diversa. Certo, tradotto nel mondo delle aziende, il nuovo approccio richiede sforzi ed energia ma è altrettanto vero che la creatività del design italiano, la qualità della manifattura o la tecnica delle infrastrutture tricolore, per esempio, sono le ragioni del loro successo. Poco importa se l’economia cresce per l’Istat o frena per il Fondo internazionale. L’Italia ha la fortuna di appoggiarsi sulla forza, la costanza e una sana dose di amore per le sfide che conservano gli imprenditori. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti in un Paese a tratti complicato. Parliamo d’imprenditori grandi e piccoli, al nord come al sud, nei settori più tradizionali ma soprattutto in quelli innovativi che sperimentano, si mettono in gioco e, grazie alle nuove tecnologie, sorprendono per la capacità di aprire nuovi orizzonti. Ne è solo un esempio la Ricerca & l’Innovazione che spaziano dall’esplorare l’universo con il comparto aerospaziale fino alla conoscenza di noi stessi attraverso la medicina. Platinum vuol essere la vetrina di tutti questi esempi, raccontando i casi made in Italy di successo, senza timore di doverne omettere i momenti delicati, le false partenze. Perché da queste fasi emerge comunque l’impegno di chi sta sul mercato. C’è chi sa rinnovare i prodotti, chi riorganizza la piattaforma produttiva, molti che puntano sulla comunicazione e altri ancora che guardano all’export. Le sfide sono tante e ogni sfida richiede strumenti differenti con cui sporcarsi le mani, ma la storia di un distretto può ispirarne un altro. Basta sfogliare questo numero per scegliere quali cacciaviti e bulloni voler prendere in mano.