Partner strategici
Le rilevazioni dall’Ambasciata d’Italia a Zagabria. Relazioni Italia-Croazia fondamentali nel post pandemia
Progetto di comunicazione ideato da Alessandro Miani
L’ Italia è il secondo partner commerciale della Croazia e uno dei Paesi da cui proviene una quota primaria degli investimenti diretti esteri. I buoni rapporti e le crescenti relazioni economiche, finanziarie e turistiche tra i due paesi hanno un’importanza strategica fondamentale. A confermarlo sono i dati resi noti dall’Ambasciata d’Italia a Zagabria che delineano un quinquennio di costante crescita della Croazia, culminato in un 2019 che è stato l’anno record nel quale l’interscambio commerciale ha raggiunto i 5,6 miliardi di euro, con uno speciale ruolo rivestito dalla cooperazione nel settore bancario.
Nello scorso anno, il Paese ha segnato un ritorno del Pil, con un +2,9% rispetto al 2018, ai livelli precedenti la crisi finanziaria globale del 2008 e dati positivi relativi sia al mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione inferiore al 7%, sia alla finanza pubblica che, sulla scia del biennio precedente, ha visto un netto miglioramento.
All’incremento del prodotto interno lordo croato hanno contribuito il rafforzamento dei consumi delle famiglie e l’aumento degli investimenti privati e pubblici, questi ultimi aumentati del 14% rispetto al 2018, grazie al crescente utilizzo dei fondi dell’Unione Europea e al primo programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A tra Italia e Croazia 2014-2020, istituito per sostenere la cooperazione nel mar Adriatico con l’obiettivo di aumentare la prosperità e incrementare il potenziale di crescita blu dell’area attraverso partenariati transfrontalieri specifici.
Purtroppo, però, esattamente come per l’economia globale, il 2020 sarà un anno di forte contrazione. Durante l’escalation della pandemia, le stringenti misure adottate per limitare i contagi inevitabilmente si sono riflesse sull’attività economica.
Il Paese, inoltre, ha risentito dei danni causati dal terremoto che ha colpito Zagabria e le zone limitrofe il 22 marzo 2020. Per mitigare gli effetti negativi, il governo croato ha introdotto misure temporanee per un ammontare complessivo di circa il 15% del Pil. Difficile prevedere nel dettaglio l’impatto delle politiche adottate anche se, secondo le previsioni della Commissione Europea, l’economia croata dovrebbe contrarsi nel 2020 del 9% ma crescere del 7,5% nel 2021.
Per la Commissione Europea, gli effetti negativi sull’economia svaniranno gradualmente. Tra i principali fattori che influenzeranno la ripresa del Paese ci sono l’evoluzione della crisi dei principali partner commerciali della Croazia, con capofila Germania e Italia, le dinamiche del commercio internazionale e gli sviluppi relativi ad alcuni servizi tra cui il turismo, che per la Croazia rappresenta un settore che incide sul Pil di circa il 20%. Non solo. Nel quadro radicalmente mutato del post pandemia saranno proprio l’intensificarsi delle relazioni e delle collaborazioni a rappresentare una risorsa preziosa per il rilancio delle rispettive economie.
Il commento dell’ambasciatore d’Italia a Zagabria Pier Francesco Sacco
“Sono convinto che una delle eredità di questa pandemia, che speriamo di lasciarci presto definitivamente alle spalle, sia la riscoperta dei ‘vicinati’. Vi sono le premesse per una ulteriore intensificazione della già solida e articolata collaborazione tra Italia e Croazia, in vari ambiti quali lo sviluppo di nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, le infrastrutture, l’ambiente e l’agricoltura, cercando di individuare anche utili sinergie per sostenere, laddove necessario, percorsi virtuosi di reindustrializzazione, di modernizzazione agricola e di innovazione ecosostenibile. Le maggiori sfide globali - prosegue l’ambasciatore - assumono ora una rinnovata importanza anche su scala locale e regionale: dalla prevenzione in ambito sanitario al mantenimento della fluidità del traffico merci, dall’esigenza di rilancio economico al fenomeno migratorio, dalle trasformazioni nel mercato del lavoro alle dinamiche demografiche, dalla sicurezza digitale all’impatto del cambiamento climatico e dell’inquinamento, con particolare riguardo, nella prospettiva comune di Italia e Croazia, all’ecosistema adriatico. Per lavorare concretamente in questa direzione abbiamo rafforzato l’operatività sinergica del sistema Italia in Croazia, in particolare creando una cabina di regia che si riunisce una volta al mese, virtualmente finché opportuno per la prevenzione del Covid. Coordina l’Ambasciata e vi partecipano l’Ice, il Consolato Generale di Fiume e la Camera di Commercio italo-croata. Stiamo mettendo meglio in rete anche i Consolati onorari, l’Istituto di Cultura e i Lettori di lingua italiana. Ritengo infatti fondamentale il ruolo dello scambio culturale e della promozione linguistica per innalzare ulteriormente il livello delle relazioni bilaterali a tutto campo. Il tutto, con la costante ricerca di sinergie con la straordinaria realtà della Comunità Nazionale Italiana della Croazia”, conclude l’ambasciatore
Camilla Zanetti