Quarantacinque anni di passione
La storia di Ima Spa è costruita attorno alla visione del suo fondatore, Luciano Sardini che oggi si porterebbe a casa con tanto orgoglio ed entusiasmo il 45° dell’azienda
Fondare un’azienda di successo come Ima Spa, portarla nelle posizioni di leadership partendo in un momento di mercato avverso, come la crisi economica del 2008, sono risultati che richiedono grande tenacia e caparbietà, ma anche l’intuizione per fare le scelte giuste al momento opportuno, la visione e la capacità di dare forma al futuro. È la storia di Luciano Sardini che nel 1977, dopo aver dato vita al Macpi Group ben 16 anni prima, fonda Ima Spa, dedicata allo sviluppo e produzione di soluzioni tecnologiche per la sala taglio.
Ima Spa si rende autonoma nel 2017, rafforzandosi e mutuando dal fondatore la visione e l’approccio internazionale. In breve tempo diventa una delle realtà più affermate a livello globale, nella produzione di macchinari per la sala taglio, divenendo anche un punto di riferimento per la concorrenza. Sardini da sempre dotato sul lato commerciale, pur venendo da un’estrazione tecnica, riesce perfettamente nell’intento di far crescere l’attività rapidamente e costantemente, la sua visione strategica porta presto allo sviluppo del mercato estero con una rete di vendita capillare in tutto il mondo.
I clienti sono prima di tutto i grandi nomi del fashion italiano e internazionale, ma poi prestigiose realtà globali anche in altri settori quali l’arredamento, il tessile per la casa, la nautica, l’automotive e il medicale.
Il polso di Luciano Sardini sarà indispensabile quando dagli Stati Uniti avanza la crisi dei mutui subprime: gli anni dal 2008 al 2010 risultano cruciali per Ima. Sardini prende le redini dell’azienda e decide di rilanciarla e portarla tra le migliori del settore a livello globale. I valori sui quali si basa la crescita sono principalmente quello dell’innovazione, con lo sviluppo tecnologico di nuovi prodotti, del proporsi ai clienti con il ruolo di partner tecnologico e non di semplice fornitore, la fiducia nelle persone, soprattutto nel suo team di giovani, e nella loro capacità di fare la differenza.
Una strategia di lungo periodo, che ha contribuito alla costruzione di un’azienda solida con clienti di lungo corso, e a fatturare 9 milioni di euro nel 2021 (un risultato simile a quello del 2019, con la pandemia alle porte), per chiudere il 2022, si prevede, a 12 milioni di euro.
Sardini è mancato improvvisamente il 31 dicembre 2019, ma in Ima la sua presenza si respira ancora ogni giorno, soprattutto negli insegnamenti che ha trasmesso al suo team. Quest’anno, a distanza di tre anni certamente sarebbe stato orgoglioso di festeggiare il 45° con il suo staff e con tutti i suoi collaboratori in Italia e nel mondo. A questo proposito l’azienda ha organizzato un evento di due giorni con presentazione dei nuovi prodotti nel proprio headquarter e pernottamento a Monte Isola, sul Lago d’Iseo. Un momento molto particolare, piuttosto intimo, ma decisamente sentito dove lo spirito sarà quello di una festa fra amici per celebrare tutti insieme un traguardo importante, reso possibile prima di tutto grazie alle persone che da sempre contribuiscono a far crescere l’azienda.
“Nel tempo abbiamo sempre cercato di creare dei rapporti duraturi con rivenditori e clienti, costruendo insieme un rapporto di fiducia - dichiara Mirella Sardini, presidente attuale di Ima Spa - che li porta a ripetere gli ordini anche a distanza di anni. Un altro aspetto fondamentale è lo sviluppo tecnologico dei prodotti, soprattutto in questi anni di pandemia e poi con la guerra, che hanno cambiato tutto accelerando il processo di digitalizzazione. Così sono emerse le aziende, come Ima, che avevano già investito in precedenza nella Industry 4.0”. Un esempio: Ima ha adottato la tecnologia digitale già nel 2013 con il primo stenditore al mondo “Fully Digital”, presentato in anteprima mondiale alla fiera Texprcess di quell’anno.