UmbraGroup: La multinazionale italiana che vola alto nel settore aerospaziale e industriale
"Tutti gli aerei al di sopra dei cento posti hanno qualcosa della UmbraGroup”, sottolinea il presidente Reno Ortolani
e di domani, mettendo al servizio dei propri clienti passione, competenza e innovazione. La leadership è composta da persone portatrici dei valori sui quali l’azienda è radicata, tra questi è impossibile non citare il presidente del Consiglio di Amministrazione UmbraGroup Reno Ortolani, l’amministratore delegato Matteo Notarangelo, la vicepresidente e responsabile delle risorse umane e del brand Beatrice Baldaccini e l’amministratore delegato all’ambiente, salute e sicurezza Sara Ortolani. Ognuno di loro, insieme al prezioso team di esperti, porta l’azienda verso rotte sempre più lontane, crescendo dentro e fuori i confini di Foligno, città dell’Umbria in cui ha sede la casa madre.
Ma facciamo un passo indietro. L’azienda nasce nel 1972 come produttrice di cuscinetti di alta precisione per poi specializzarsi nelle viti a ricircolo di sfera. Grazie all’intuito di Valter Baldaccini, fondatore della multinazionale, fu esteso il mercato dalle applicazioni del mondo difesa a quelle dell’aviazione civile. Nel 1988 il grande volo, UmbraGroup diventa fornitore di Boeing vincendo la gara per i flap del 747 e da allora, come afferma con orgoglio Ortolani: “Tutti gli aerei al di sopra dei cento posti hanno qualcosa della UmbraGroup”.
Oggi l’azienda è leader nel settore della meccanica di alta precisione e fornisce soluzioni di fondamentale importanza per garantire la sicurezza nei mercati aerospace, energy e industriale. Con oltre 1.500 dipendenti e un fatturato di 250 milioni di euro ha una presenza globale e un portafoglio tecnologico che comprende quattro famiglie di prodotto nell’ambito delle applicazioni per dispositivi di controllo del volo, per grandi impianti industriali, macchinari e attuatori elettromeccanici. “Guardiamo al futuro con ottimismo, sfruttando le macro tendenze della sostenibilità, dell’elettrificazione e dei nuovi modelli di mobilità”, sottolinea Notarangelo. Un esempio è il settore nascente dei taxi volanti, il cui fabbisogno di precisione e affidabilità può essere soddisfatto da un’azienda pioniera dell’elettromeccanica che annovera tra le sue soluzioni la realizzazione di architetture compatte e sostenibili destinate a molteplici applicazioni del mondo dei trasporti.
Oltre a collaborare con diverse università, Perugia, Napoli, Milano e Torino, finanzia progetti e borse di studio per selezionare gli studenti più meritevoli favorendone la formazione. L’azienda offre opportunità di mobilità interna, incoraggiando l’interscambio tra le diverse realtà del gruppo sparse per il mondo. Lavorare in territori estremamente diversi fra loro come Stati Uniti e Germania rappresenta una sfida che l’azienda supera senza difficoltà grazie al dialogo. Beatrice Baldaccini a tal proposito spiega: “Bisogna essere umili, curiosi e aperti, perché le organizzazioni sono fatte di persone e per collaborare con loro bisogna prima di tutto mettersi sullo stesso piano senza imporre la propria visione ma condividendo i valori universali che ci uniscono”. Sara Ortolani pone l’attenzione sulla presa di responsabilità a tutela dell’ambiente e della sicurezza.
Queste manovre rientrano nella Vision dell’azienda ancorata al rispetto e allo sviluppo sociale.