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Al centro dello Spazio

Le esplorazioni di Luna e Marte, le innovazioni tecnologiche, una filiera sempre più ampia e competente: l’Italia è un player fondamentale

Dai primi di settembre, Thales Alenia Space - la joint venture fra Thales e Leonardo che in Italia conta quattro siti produttivi e oltre 2.800 dipendenti - ha un nuovo amministratore delegato: a Massimo Claudio Comparini (nel frattempo nominato responsabile della Space Business Unit di Leonardo) è subentrato Giampiero Di Paolo, ingegnere elettronico con alle spalle una lunga esperienza in azienda, che da alcuni anni guidava il Dominio Osservazione della Terra e Navigazione di Thales Alenia Space.


“Questo incarico è il coronamento dei miei sogni - esordisce Di Paolo - L’apice di un lungo percorso in azienda, che da neolaureato mi sembrava inarrivabile. Sono molto contento e, se sono qui, è grazie al mio team, una squadra fantastica che ha permesso all’azienda di diventare grande grazie al costante entusiasmo. E devo ringraziare il mio predecessore, con cui ho un ottimo rapporto, perché mi lascia una fantastica eredità”.


Una base corposa su cui puntare per le imprese future di Thales Alenia Space. “Come manager devo dare l’esempio, puntare a ulteriore crescita dell’Italia nel settore della space economy, con nuovi prodotti, grande tecnologia e innovazione. Oggi il 65% del nostro share è dovuto alle Agenzie: abbiamo uno splendido rapporto con l’Asi, le dobbiamo moltissimo, tutti i nostri progetti hanno sempre avuto una grande collaborazione. E anche grazie al Ministero della Difesa, l’Italia ha un asset meraviglioso in termini di copertura militare. Poi, i quattro satelliti COSMO-SkyMed ci hanno reso un grande Paese nel settore dell’osservazione della Terra. Da qui dobbiamo partire”.


Il futuro prende il via da una serie importante di investimenti, molti dei quali resi possibili grande al Pnrr. “I finanziamenti ci hanno permesso di progettare una grande generazione di satelliti Radar per il monitoraggio delle coste e dei mari - prosegue il nuovo a.d. - Poi c’è un grande investimento che riguarda la nostra sede di Torino, eccellenza per l’esplorazione dell’universo con tanti progetti innovativi come l’In-Orbit servicing, ovvero un satellite che testerà le tecnologie abilitanti per future missioni di servizio in manutenzione dei satelliti in orbita. Inoltre, stiamo realizzando la Space Smart Factory a Roma, fabbrica del futuro, che metterà in connessione tutte le altre aziende della supply chain, una sempre più vasta e articolata. L’edificio innovativo sarà completato nel 2025, con l’obiettivo di produrre due satelliti a settimana”.


Parlando di esplorazioni dello Spazio, Thales Alenia Space è impegnata a vario titolo sia per le future missioni lunari che per quelle che avranno come obiettivo Marte.
“Oggi la Luna è sulla bocca di tutti, soprattutto come esperienza tecnologica. Noi siamo attivi nella Stazione Spaziale Internazionale, lavoriamo sia per i moduli abitativi che per quelli cargo. Per la missione Artemis faremo moduli abitativi per il Lunar Gateway e stiamo realizzando anche il modulo abitativo che si utilizzerà sulla Luna, il Multi-Purpose Habitat, che oltre ad avere funzioni abitative potrà spostarsi sulla superficie lunare”. 
Per quanto riguarda Marte, le attività complessive si sono rallentate a causa dei recenti gravi avvenimenti geopolitici. “Lanceremo la missione ExoMars nel 2028, lavorando assieme all’Agenzia spaziale Europea. Qui gli stimoli sono enormi: lavorare nello Spazio ha una sua complessità, non possiamo riparare niente di quel che si rompe; quindi, dobbiamo pensare alla perfezione di tutto, con molta lungimiranza, senza errori: sia per dare l’assoluta sicurezza alla vita umana sia perché ogni sbaglio può generare costi notevoli. Ma l’industria italiana è molto attrezzata per questo”.
Anche grazie alla crescita costante di giovani talenti. “Come Thales Alenia Space, stiamo puntando molto all’inclusione di giovani, grazie ad accordi con tutte le università italiane e con i tre politecnici e trovo che i nostri giovani siano preparati. Del resto, come Paese siamo da tempo un player cruciale per la space economy. Lo conferma il fatto di aver ospitato a Milano il recente Congresso Astronautico Internazionale, alla sua 75° edizione, dove l’Italia e le sue industrie hanno davvero spiccato nel panorama mondiale”. 

Giampiero Di Paolo: “Thales Alenia Space sta puntando molto all’inclusione di giovani, grazie ad accordi con tutte le università italiane e con i tre politecnici: i nostri giovani sono preparati”
 

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