Augusto Righi: cambiamenti climatici ed effetti sulla salute
Trigger: un progetto multidisciplinare studia l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana considerando le incidenze a diverse latitudini
Il cambiamento climatico può influenzare negativamente (con conseguenze anche devastanti) l’ambiente e il territorio. Altresì può avere effetti sulla salute umana. Studiare queste relazioni è l’ambizioso obiettivo di “Trigger” (project-trigger.eu), un progetto di corpose dimensioni (quasi 10 milioni di budget, 22 partner da una quindicina di Stati, più di cento persone coinvolte) con il “cuore” a Bologna: lo coordina il Dipartimento di Fisica e Astronomia Augusto Righi dell’Alma Mater, e fra i partner felsinei ci sono i Dipartimenti di Scienze Mediche e Chirurgiche, Scienze Biomediche e Neuromotorie, il Dipartimento di Architettura nonché l’Ausl, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ecmwf, il centro europeo per la meteorologia che ha la nuovissima sede sotto le Due Torri.
“Nei prossimi quattro anni studieremo la relazione tra cambiamento climatico ed effetti sulla salute, soprattutto cardiovascolari e respiratori, focalizzandoci sugli estremi di temperatura, calda e fredda, sugli episodi di inquinamento atmosferico e le sue relazioni cardiovascolari e respiratorie”, sottolinea la professoressa Silvana Di Sabatino, coordinatrice del progetto.
Per raccogliere dati di studio in condizioni diverse, sono coinvolti cinque centri fra Mediterraneo e nord Europa: oltre a Bologna, anche Creta, Ginevra, Augsburg e Oulu. A Bologna, in particolare, verranno coinvolti 300 lavoratori che trascorrono molto tempo all’aperto anche in condizioni di disagio termico (muratori, vigili urbani, netturbini…) per valutare gli effetti alla lunga esposizione tramite apposite indagini cliniche. Mentre in altre sedi le analisi riguarderanno, ad esempio, gli effetti sui bambini, sui lavoratori indoor, o su base familiare, per capire se ci sono risposte anche dal punto di vista genetico. “Uno degli aspetti importanti è la multidisciplinarità - continua Di Sabatino - Il progetto coinvolge fisici, medici, geofisici, informatici, psicologi, sociologi, economisti… La sfida è mettere a disposizione dati integrati fra quelli clinici e quelli legati al clima, customizzarli e renderli usufruibili a chi si occupa di servizi medici alla cittadinanza”.
Va aggiunto che Trigger è partner di un cluster composto da altri cinque progetti europei, per 60 milioni complessivi di finanziamento, che si occupano di aspetti paralleli: malattie infettive, diffusione del Covid e altri affetti sulla salute. “Auspichiamo che il progetto produca nuovi dati scientifici per fare una buona prevenzione sulla salute, in un mondo il cui clima continuerà a cambiare velocemente”.