Conoscere meglio i cambiamenti climatici
Metodologie avanzate di osservazione per comprendere gli effetti del climate change sugli ecosistemi
Il cambiamento climatico è ormai scientificamente dimostrato, e si prevede che i suoi impatti si intensificheranno sempre più nei prossimi decenni, con gravi conseguenze sull’ambiente e sugli ecosistemi naturali. Le iniziative nazionali e internazionali poste in essere per affrontare tale problematica tentano di rispondere alle seguenti domande: come migliorare la nostra conoscenza del climate change? Come accrescere la nostra capacità di osservarlo? Come migliorare la nostra comprensione dei suoi impatti per l’identificazione di ottimali strategie di mitigazione? “Ot4Clima” è un progetto di ricerca e innovazione finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con i fondi europei (Pon 2014-2020), che contribuisce a rispondere a questi quesiti. “Con il progetto - spiega il responsabile Nicola Pergola, del Cnr-Imaa - una solida partnership nazionale pubblico-privata, coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, mira a sviluppare tecnologie e metodologie avanzate che consentano di elevare la qualità e quantità delle Osservazioni della Terra per una più completa definizione e comprensione dell’impatto del cambiamento climatico sull’ecosistema naturale, a scala sia locale sia regionale”. Le attività di studio e sperimentazione in corso di fenomeni quali stress vegetazionali e siccità e, più in generale, degli impatti a medio-lungo termine hanno condotto alla messa a punto di nuovi indici vegetazionali telerilevati, più idonei a riconoscere le aree sottoposte a stress e a valutarne le conseguenze in termini di variazione della Produzione Primaria Lorda, e anche all’implementazione di nuovi sistemi osservativi da aereo, drone e aerostato per la misura di alcune tra le principali Essential Climate Variables, nonché allo sviluppo di tecniche satellitari per la stima del contenuto d’acqua nei suoli, con risoluzioni senza precedenti. Le ricerche su eventi estremi con dinamica evolutiva rapida hanno consentito di quantificare più accuratamente gli impatti degli incendi boschivi, in termini sia di biomassa bruciata sia di emissioni in atmosfera, nonché di migliorare la previsione delle precipitazioni e delle piene mediante l’utilizzo di dati satellitari. “Ancora molte sono le sfide aperte alle quali il climate change continuamente ci richiama - chiude Pergola - Ot4Clima prova a rispondere a esse proponendo significativi avanzamenti tecnologici e metodologici e raccogliendo alcune delle raccomandazioni del Gcos (Global Climate Observing System)”.