E-Lisa: l’atterraggio è sempre più soft
Un banco prova di nuova concezione per carrello di atterraggio che sarà presto utilizzato da velivoli commerciali
Un nuovo carrello di atterraggio per piccoli aerei commerciali è in via di perfezionamento. Il banco prova innovativo, sul quale il carrello (e il relativo freno) viene testato, è il risultato di un H2020 in chiusura dopo quattro anni di lavoro: si chiama “E-Lisa” e lo ha coordinato lo staff del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, con partnership industriali come Piaggio Aerospace, Magnaghi Aeronautica, Certia e Pro Etico.
Le novità significative del banco prova, che verrà adottato da Piaggio, sono diverse.
“In primo luogo - raccontano Massimo Sorli e Giovanni Jacazio del Politecnico - oltre a dare il comando di estrazione e retrazione, simuliamo il contatto reale con la pista: facendo toccare la ruota con un cilindro rotante che ha una velocità periferica uguale a quella del carrello all’atterraggio. E, visto che la velocità nell’atterraggio progressivamente diminuisce, il banco prova fornisce comandi di velocità al cilindro rotante in modo da riprodurre la progressiva variazione di velocità di contatto tra ruota e pista durante l’atterraggio, una cosa che oggi non succede nei banchi prova. Inoltre, un simulatore consente di calcolare in tempo reale tutte le forze che agiscono sull’aereo all’atterraggio, e vi è la possibilità di riprodurre le irregolarità della pista: abbiamo fatto prove in una gamma diversa di condizioni (in termini di carico, massa dell’aereo, meteorologia) per avere un quadro completo delle caratteristiche del carrello”.
Una ulteriore innovazione è legata alla costruzione modulare, che può supportare diversi carrelli di dimensioni compatibili, anche pensando alla futura industrializzazione.