I dati integrati raccontano come sta la terra
Combinando intelligenza artificiale e machine learning, da Serco un nuovo progetto creerà un modello digitale del Pianeta
L’evoluzione delle attività di Serco Italia nell’ambito aerospaziale si arricchisce continuamente di novità importanti. Da mesi uno degli impegni più prestigiosi dell’azienda italiana (che è parte di Serco Group, quotata alla borsa di Londra) è collegata a Copernicus, il rivoluzionario programma di osservazione e monitoraggio della terra realizzato dall’Unione Europea: l’azienda è deputata a gestire i servizi chiave in termini di supporto all’accesso ai dati, alle operazioni di disseminazione dei prodotti e alla loro fruizione all’utente finale. “Inizialmente i fruitori di queste informazioni erano una nicchia: oggi l’EU ha una policy per cui tutti i cittadini possono accedere gratis ai dati, e la tecnologia permette di creare decine di terabite di immagini al giorno”, spiega Guido Vingione, Space Business director di Serco Italia. Quando nel 2018 Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, ha lanciato il progetto “Dias”, per facilitare la fruizione del dato a utenti non esperti, Serco Italia si è aggiudicata una parte dell’incarico grazie alla sua piattaforma Onda, basata sull’uso di cloud, che permette a utenti non esperti di trovare e processare i dati in maniera semplice. E sempre tramite Onda ha coordinato l’H2020 EOpen, ormai terminato, nato per creare servizi ad hoc
(sempre tramite i dati satellitari) in settori strategici come flooding, climate change e food security. La novità più recente in questo settore è che, sempre grazie a Onda, Serco Italia coordinerà l’H2020 Callisto: un’integrazione fra intelligenza artificiale e machine learning, che permetterà di combinare i dati di osservazione della terra con altri provenienti da fonti diverse ed eterogenee (crowdsourcing, video da droni, dati da sensori in situ). “Un progetto davvero innovativo - continua Vingione - che si inserisce nel contesto di nuovi programmi sulla digital agenda europea. Inoltre, Callisto si integra anche in un altro pilastro, il Digital Twin Earth: l’obiettivo è creare un modello digitale della terra, una replica delle informazioni - spaziali e non - che caratterizzano l’intero globo. Una sorta di realtà virtuale aumentata, in grado di fornirci lo stato di salute di tutto il nostro pianeta”.