Il “caschetto” che studia il cervello
Un innovativo strumento, non invasivo, permette di monitorare l’attività della corteccia cerebrale
’Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi (Imm) del Cnr è stato fra i partner di Astonish, progetto finanziato da H2020 e coordinato da Philips Healhcare con l’obiettivo di fornire tecnologie di rilevamento all’avanguardia per applicazioni di monitoraggio, diagnosi e trattamento. Nell’ambito del progetto l’Imm ha realizzato un dimostratore basato sulla spettroscopia funzionale per monitorare l’attività della corteccia cerebrale umana, basandosi sul colore del sangue. “Esistono molte tecniche adatte a questo scopo, spesso però invasive - spiega Salvatore Lombardo, dirigente di ricerca dell’Imm - Al contrario il nostro dispositivo, sottoposto a brevetto congiunto di CNR e Università di Chieti-Pescara, richiede al paziente solo di indossare una specie di caschetto: all’interno centinaia di sensori, fotomoltiplicatori di silicio, lavorano “a valanga”, amplificando il segnale cerebrale. Per ogni singolo fotone, i rilevatori producono dieci milioni di elettroni”. Visti i positivi risultati sperimentali ottenuti all’interno di Astonish, ora lo scopo dell’Istituto è quello di sviluppare uno strumento di interesse pratico: “Ne stiamo preparando uno con decine di canali, puntando a nuovi finanziamenti - chiude Lombardo - Realizzare progetti concreti e puntare a una validazione medica sono i passaggi futuri”.