Il mal di schiena ha le ore contate
Una rivoluzionaria terapia basata sulle cellule staminali per rigenerare il disco intervertebrale
La lombalgia è un problema presente a tutti i livelli: si stima che tutti soffrano di mal di schiena, a prescindere dal tipo di attività svolta. La causa più comune è il logorio dei dischi intervertebrali, che fungono da ammortizzatori della schiena. Oggi non esistono soluzioni per farli ritornare alla situazione di partenza. L’obiettivo dell’H2020 “Respine” è allora rivoluzionario: sperimentare una terapia biologica basata su cellule staminali mesenchimali - tratte dal midollo di individui adulti - che possa curare la lombalgia attraverso la rigenerazione del disco intervertebrale. In via teorica, la soluzione ha già fornito buoni risultati su modelli sperimentali: merito anche della ricerca dell’U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (centro di eccellenza nell’ambito delle malattie dello scheletro e della chirurgia vertebrale) e del lungo lavoro portato avanti dal professor Vincenzo Denaro. Oggi l’ateneo è partner di questo progetto operativo: “Seguiremo per due anni un campione di 120 pazienti afflitti da lombalgia cronica, applicando loro la nuova terapia - spiega il coordinatore del progetto Dr. Gianluca Vadalà, - e confidando possa diventare il trattamento del futuro”.