L’obesità, una patologia di ogni età
Il progetto europeo Obelisk mira ad abbassarne l’incidenza, intervenendo su varie fasce di età, ma soprattutto su bambini e giovani
L’obesità ha un forte impatto socio-sanitario. Riguarda il 10-20% dei bambini e il 10-25% degli adulti europei, con maggiore prevalenza nelle aree meridionali.
L’Horizon Europe “Obelisk”, coordinato dall’Inserm di Lilla (professor Philippe Froguel), iniziato a maggio 2023 e di durata quinquennale, ha lo scopo di individuare nuovi meccanismi alla base della patologia, testare nuovi farmaci e proporre nuove strategie di prevenzione e cura. Tre sono gli studi inclusi nel “pacchetto” clinico del progetto, sotto la responsabilità scientifica della professoressa Anita Morandi (Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno-Infantili dell’Università degli Studi di Verona e Unità di Pediatria B dell’Azienda Ospedaliera di Verona).
“Abbiamo già avviato due di questi studi”, racconta Morandi. Il primo, condotto in parallelo a Verona, Messina (professoressa Malgorzata Wasniewska) e Lille (professor Laurent Storme), riguarda la prevenzione precoce: “I neonati a rischio elevato (circa il 30%) sulla base di peso e scolarità dei genitori, peso alla nascita ed eventuale storia di fumo in gravidanza, potranno essere seguiti fino ai tre anni presso i Centri Obelisk, con incontri per i genitori ogni 2-3 mesi. Gli altri accederanno a un sito/blog multilingue di formazione e automonitoraggio”. Gli incontri con la dietista saranno supportati da mediazione culturale, quando necessario.
L’altro studio attivo, condotto in Francia e coordinato dall’Aphp (professoressa Christine Poitou), testerà su circa 150 adulti con forme gravi ereditarie di obesità l’efficacia e la sicurezza di un farmaco specifico utilizzato per il trattamento del diabete.
Il terzo studio riguarda l’adolescenza: durante l’anno scolastico 25-26, ragazzi con obesità provenienti da famiglie a basso reddito verranno seguiti presso i Centri Obelisk; due terzi di loro parteciperanno a un gruppo Hip Hop, elaborando un video anti-bullismo, e un terzo delle famiglie riceverà pacchi spesa di alimenti salutari. “Vogliamo capire se gratificare e valorizzare i ragazzi fuori da un contesto ambulatoriale, e supportare le loro famiglie, possa contribuire a migliorarne la salute fisica, il benessere psicologico e l’assiduità nel percorso di cura”, spiega Morandi. “Aumentare il numero di giovani seguiti a lungo termine è molto importante, poiché significa aumentare la chance di intercettare e trattare le complicanze, incrementando la salute e la qualità di vita degli adulti futuri. Lo scopo è diffondere modelli che riducano del 25-35% la prevalenza di obesità pediatrica e prevengano il 15-30% delle complicanze gravi in età giovane adulta, come diabete tipo 2 ed eventi cardiovascolari”.