La mobilità futura parte dal nitruro di gallio

Se un progetto europeo si avvia a conclusione con i complimenti della Commissione, dopo la concessione di una piccola proroga per le molte cose interessanti ancora in cantiere, e con addirittura la messa in pista di un nuovo progetto per implementare i risultati raggiunti, c’è davvero da essere soddisfatti. È legittimo dunque l’orgoglio di Leoluca Liggio, coordinatore del Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi e responsabile di “GaN4AP”, il progetto partecipato da 36 partner europei che sta studiando le applicazioni del nitruro di gallio per il mercato automotive. Così, mentre le diverse direttrici del progetto stanno volgendo al termine (il progetto termina ad agosto), il “team di coordinamento” - di cui fanno parte Gaudenzio Meneghesso, responsabile scientifico del progetto per l’Università di Padova, e Costantino Giaconia dell’Università di Palermo - guarda già avanti. “Tra i risultati più importanti del progetto che si sta per chiudere, a parte la componente tecnologica (cioè la realizzazione di ben 28 dimostratori applicativi) c’è la costituzione di un vero ecosistema delle imprese che vi hanno lavorato, una value chain di grande prospettiva che oggi, visti anche gli attuali scenari mondiali e il calo di vendite del settore automotive, è più che mai necessario irrobustire per garantire la resilienza dell’economia continentale”, dice Liggio. “Per questo, partendo dai risultati che abbiamo raggiunto, ci è venuto naturale lavorare ad un nuovo elaborato che proporremo a breve alla Commissione”, aggiunge Giaconia, “dall’eloquente titolo di Gan4EU, insomma GaN per l’Europa!”. “Si baserà sempre sul nitruro di gallio - sottolinea Meneghesso - ormai entrato di diritto nel novero dei più interessanti materiali del futuro, grazie alla possibilità di essere utilizzato per convertitori leggeri, efficienti e più economici rispetto agli attuali”. Il nuovo progetto non sarà rivolto solo al settore dell’automotive, bensì allargato alla mobilità in senso lato: si progetteranno dispositivi performanti per tutti i mezzi, dai piccoli porter per distribuire le merci nelle zone a traffico limitato fino ai mezzi pesanti, dalle imbarcazioni fino alla implementazione della mobilità attraverso l’uso di droni. “L’obiettivo insomma è quello di rafforzare la catena del valore che abbiamo strutturato con GaN4AP,
puntando addirittura ad allargare il consorzio fino a una cinquantina di partner”, conferma Liggio.