La radioscienza mondiale a congresso in Italia
La Sapienza di Roma ospita, dal 28 agosto al 4 settembre, la triennale assemblea dell’Ursi Unione Radioscientifica Internazionale
Dal 28 agosto al 4 settembre prossimi, la Facoltà di Ingegneria della Sapienza di Roma ospita la Gass (Assemblea Generale e Simposio Scientifico) 2021 dell’Ursi, un appuntamento a carattere triennale che metterà a confronto, in presenza o da remoto, circa 1.700 scienziati, attivi sui dieci ambiti di ricerca in cui l’ente si articola. Per la commissione italiana Cnr-Ursi Italia e per la Siem, la Società Italiana di Elettromagnetismo (www.elettromagnetismo.it) che co-organizza l’evento, è motivo di grande orgoglio che, a un secolo dalla nascita della radioscienza, il congresso pleanario di URSI (la cui prima edizione si è svolta nel 1922 a Bruxelles) torni nel nostro Paese, da dove manca dal 1984. “La nostra è un’organizzazione non governativa e senza scopo di lucro - spiega il professor Carlo Carobbi, presidente commissione nazionale Cnr-Ursi - che ha come scopo il potenziamento e il coordinamento di studi, ricerche e scambi scientifici nell’ambito delle radioscienze”. Ursi è oggi articolata in dieci commissioni, che coprono tutto lo spettro delle competenze radioscientifiche: dalla fotonica all’elettromagnetismo, dalle telecomunicazioni alla radioastronomia, tanto per citarne alcune. “La Gass permetterà a centinaia di ricercatori di confrontarsi a ruota libera - aggiunge il professor Guglielmo d’Inzeo, general chair della Conferenza - Sono previste molte sessioni miste fra le commissioni, e speriamo in tanti momenti di socialità fra i partecipanti”. Anche come base per ricerche congiunte su tematiche nuove: come l’Internet of Things, i campi elettromagnetici o il 5G, per fare alcuni esempi eclatanti. E il comitato organizzatore locale finanzierà il soggiorno a Roma di 100 giovani ricercatori, che potranno confrontarsi con il gotha mondiale del settore. “Quando ci è stato proposto di essere gli organizzatori formali del Congresso, siamo stati contentissimi - chiude il professor Giuseppe Mazzarella, presidente della Siem, che associa circa 300 ricercatori in campi spesso coincidenti con l’attività dell’Ursi (antenne, collegamenti radio, georadar, in sintesi tutte le tecnologie abilitanti, dal punto di vista fisico, le applicazioni di interesse dell’Ursi). “Credo che la Gass sarà utile per tutti: sentir parlare di cose che stanno a metà strada fra quelle che uno fa normalmente per lavoro e quelle che magari uno non conosce affatto darà certamente spunti importanti, e magari scopriremo che c’è chi sta studiando aspetti che possono esserci utili”.