Le nuove frontiere della spettroscopia
Impulsi laser per studiare le mappe vibrazionali dei materiali
Gli impulsi di luce ultracorti emessi da una sorgente laser possono essere utilizzati per identificare i legami chimici presenti nella materia tramite le loro vibrazioni, con ricadute importanti nell’ambito della ricerca biomedicale e della scienza dei materiali. Di questa attività si sta occupando un progetto di cooperazione internazionale finanziato dal Ministero Affari Esteri e dall’Enea che ha come destinatario il laboratorio di spettroscopia ultraveloce della Divisione Tecnologie Fisiche per la Sicurezza e la Salute (Dipartimento Fusione e Sicurezza Nucleare) dell’Enea Centro Ricerche Casaccia, e che viene sviluppato in partnership con il gruppo del professor Waruna Kulatilaka della A&M University, in Texas. “È un progetto di spettroscopia che sfrutta le particolari proprietà degli impulsi ultracorti - sottolinea Mauro Falconieri, coordinatore del progetto - Il nostro obiettivo è misurare mappe vibrazionali, ovvero localizzare specifici composti chimici nei materiali in esame. E realizzare, in chiusura di progetto, un’applicazione pratica di una ricerca finora sviluppata solo in laboratori specialistici”. “Il gruppo di ricerca multidisciplinare che lavora al progetto - chiude Falconieri - coinvolge diverse competenze presenti in Enea, e si avvale del contributo del professor Eugenio Del Re dell’Università di Roma La Sapienza”.