Nano materiali 2D per la fotonica Terahertz
Lo sviluppo di tecniche per la fabbricazione di prototipi ultrasottili e ultraleggeri
La Commissione Europea ha indicato nella fotonica una delle Key Enabling Technologies. Il mercato globale dei prodotti legati alla fotonica vale attualmente oltre 600 miliardi di euro (la quota europea incide per il 15% circa, ed è seconda solo alla Cina), e le sue applicazioni riguardano numerosi settori: elettronica, difesa e sicurezza, imaging in biomedicina, telecomunicazioni, manifattura con sorgenti laser e lavorazione a luce concentrata, mobilità elettrica, tanto per citare solo le più importanti. Fra i progetti H2020 in corso che si occupano di questo tema c’è DiSeTCom (Dirac Semimetals based Terahertz Components), coordinato dal professor Yuri Svirko dell’Università della Finlandia Orientale. Del consorzio è partner anche Narrando, già spin-off dell’Università di Salerno e start-up innovativa (che sta concludendo in parallelo il lavoro svolto sul progetto RISE “Graphene 3D”, ormai prossimo al termine). Il nuovo progetto si riferisce invece alla ricerca e all’innovazione nel settore della fotonica per le applicazioni relative all’intervallo di frequenze dei Terahertz. Partendo da solide basi teoriche - approcci ab initio e di legame stretto per il calcolo di parametri di semimetalli Dirac bidimensionali, quali graphene, silicene, germanene, calcogenuri di metalli di transizione - e impiegando i più attuali avanzamenti della nano elettronica, DiSeTCom (che ha già prodotto 29 pubblicazioni) si propone di sviluppare tecniche praticabili per la fabbricazione di prototipi di componenti THz ultrasottili e ultraleggeri: come per esempio lenti, filtri o polarizzatori, tutti con prestazioni superiori a quelle attualmente disponibili. Il Consorzio comprende otto partner (cinque istituzioni di ricerca e tre piccole-medie imprese di quattro differenti Paesi, Finlandia, Italia, Lituania, Regno Unito). “All’interno del progetto, la nostra azienda svolgerà attività di sintesi e caratterizzazione di materiali 2D, soprattutto per le proprie competenze relative al grafene e al bisolfuro di molibdeno e tungsteno”, sottolinea Paolo Ciambelli, professore emerito dell’Università di Salerno, CEO e co-fondatore di Narrando. “Oltre alla diretta collaborazione con l’Università di Roma TorVergata, che è uno dei partner istituzionali, per le ricadute imprenditoriali ci si avvarrà del partner Teravil, che ha un’ampia esperienza nell’innovazione e nel trasferimento tecnologico THz”.