Piattaforme europee per scambiare dati sul cancro
Grazie all’upgrade di numerosi progetti precedenti, sta prendendo vita una nuova enorme banca dati fruibile da tutti
All’interno dell’Ospedale romano Sant’Andrea, da sempre strettamente collegato alla costante ricerca da parte della Sapienza, si sta infatti sviluppando un flusso corposo di dati clinici, che prescinde da singoli progetti e anzi potrà essere fruibile per tutti. “Stiamo costruendo una nuova piattaforma - sottolinea il professore - che sarà una sorta di bio-banca di dati clinici: questo ci permette di inserire costantemente specifici dati ospedalieri, tramite i quali poter poi aderire all’uno o all’altro progetto sul tema”.
In particolare, il team della Sapienza è recentemente entrato a far parte di un ulteriore consorzio, che si chiama Eucaim ed è una sorta di upgrade di progetti precedenti: in pratica, un deposito gigante di dati nel quale far confluire i risultati di ricerche e di H2020 realizzati negli scorsi anni, al quale contribuiscono università di tutta Europa. Ovviamente basandosi su norme comuni e ben codificate, che rappresentano una delle novità del progetto e permettono a tutti di poter collaborare, nonché poi di consultare la grande massa di dati via via raccolta.
“Per poter lavorare ancor meglio a questo tipo di attività - chiude Laghi - stiamo dando via qui a Roma a una nuova infrastruttura: un laboratorio basato sull’intelligenza artificiale, in grado di validare applicazioni cliniche al fine della ricerca. Noi raccogliamo i dati e testiamo i prodotti che ci vengono offerti, li validiamo attraverso specifici software, e quindi ci occupiamo dello sviluppo clinico. Con l’obiettivo, ovviamente, di essere sempre in rete con il resto della ricerca su scala europea”.