Pietro Marchetti: lavoriamo insieme per sconfiggere il diabete
Heal Italia e Innodia: centri di eccellenza nazionali ed europei si aggregano per prevenire e meglio curare questa grave malattia
Il diabete mellito è una tra le malattie più diffuse (sono attualmente oltre mezzo miliardo le persone con diabete nel mondo), con drammatiche conseguenze sul piano personale e su quello socio-sanitario.
“Si tratta di una patologia eterogenea - esordisce Piero Marchetti, professore di Endocrinologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa, di recente nominato direttore dell’Uo Malattie Metaboliche e Diabetologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria pisana - le cui varie tipologie sono principalmente accomunate dal danno a carico delle cellule beta del pancreas, che producono e secernono l’insulina”. Quello di tipo 2 rappresenta la forma più comune (80-90%) di diabete, e sono in corso varie progettualità per cercare di capirne bene le cause ed elaborare precise strategie di prevenzione e trattamento.
Come specifica Marchetti: “Stiamo partecipando a un importante progetto nell’ambito del Pnrr, denominato ‘Heal Italia’ e coordinato dai professori Andrea Pace e Giorgio Stassi dell’Università di Palermo. Il progetto coinvolge 25 istituzioni nazionali di eccellenza, e nel suo ambito il nostro gruppo sta cercando, tra l’altro, di individuare i meccanismi di danno delle cellule beta e concepire terapie mirate alla loro protezione”. L’altra forma principale di diabete (circa il 10%) è quella di tipo 1, caratterizzata dalla morte delle cellule beta e dalla necessità, quindi, di dover somministrare insulina per consentire la sopravvivenza dei pazienti.
“Da diversi anni - continua Marchetti - facciamo parte di consorzi europei (quelli del progetto ‘Innodia’ e ‘Innodia-Harvest’ i più recenti) che hanno come obiettivo lo sviluppo di approcci di prevenzione e di più appropriate cure tramite la modulazione del sistema immunitario e la difesa delle cellule beta”. Tra gli sviluppi derivanti dai risultati dei due studi, è importante sottolineare la nascita della fondazione Innodia (www.innodia.org), organizzazione no profit alla quale partecipano numerosi e qualificati centri europei e nazionali (tra cui quello di Pisa), che ha lo scopo di ulteriormente promuovere e accelerare la ricerca in questi ambiti, per meglio combattere e auspicabilmente sconfiggere il diabete e le sue conseguenze.