Nel Lazio l’industria e il mondo accademico e della ricerca si incontrano per dare vita a un ecosistema di talenti ed eccellenze capaci di produrre conoscenza in settori di interesse strategico, alimentando la catena del valore attraverso l’erogazione di servizi di ricerca, di formazione, di trasferimento tecnologico, la disseminazione della cultura scientifica, la creazione di un’infrastruttura di ricerca aperta, a sostegno dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della crescita competitiva. Nata l’8 giugno 2022 con una compagine di 39 partner fondatori, ai quali si sono progressivamente aggiunte ulteriori imprese, università e centri di ricerca che operano sul territorio, la Fondazione Rome Technopole conta sulla partnership delle associazioni di categoria dell’industria e del commercio, oltre che su una nutrita presenza industriale - dall’ambito bancario a quello aerospaziale, dall’elettronica alla farmaceutica, dall’edilizia all’energia e alle tecnologie digitali - attraverso le migliori espressioni di queste settori nel Lazio. Tre le aree tematiche d’interesse, caratterizzate da alta qualificazione e forte presenza industriale sul territorio regionale: transizione energetica, transizione digitale, salute & bio-pharma.
Chiave di volta di questa struttura è anche lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, contestualizzate allo specifico settore applicativo. Il tessuto di Rome Technopole include gli enti regionali e comunali e tutte le università pubbliche, private non telematiche e i principali enti di ricerca del territorio regionale, nonché le più importanti aziende che operano nei settori di interesse. Una sinergia che si rivela importante per cogliere la sfida di un territorio, il Lazio, che vuole valorizzare le proprie eccellenze facendo sistema, per spingere la crescita e lo sviluppo sostenibile del proprio tessuto industriale con il sostegno del sistema universitario regionale e di grandi enti pubblici e privati.
Rome Technopole ha l’ambizione di governare il processo del miglioramento continuo introducendo il suo principale oggetto di attività: l’innovazione nel mondo accademico ed industriale, a beneficio della collettività e quindi non solo della regione Lazio ma del sistema nazione.
I principi che costituiscono il Dna di Rome Technopole guideranno anche, nella capitale, la costruzione della futura sede della Fondazione, che ne costituirà una sorta di carta d’identità. Sarà una realtà moderna, sebbene impiantata in un’area di tradizioni antiche, efficiente dal punto di vista energetico e rispettosa dell’ambiente. Il nuovo quartier generale della Fondazione sarà anche frutto delle innovazioni e dello sviluppo tecnologico prodotti nell’ambito dei progetti flagship in corso di completamento, che prevedono l’impiego di idrogeno verde, il geotermico di superficie, il fotovoltaico di ultima generazione, laghi d’aria ottimizzati in sostituzione di sistemi tradizionali per il condizionamento, sistemi innovativi di raccolta e il riuso delle acque, spazi verdi interni ed esterni, tecnologie digitali e sensoristica avanzata per l’ottimizzazione dell’efficientamento energetico e l’abbattimento dei costi di gestione, in linea con gli obiettivi di una Fondazione sostenibile e attenta al rispetto del Dnsh.
E per leggere l'intervista completa alla presidente della Fondazione Rome Technopole e rettrice di Sapienza Università di Roma, scarica la rivista al seguente link platinum-online.com/pubblicazioni
FONDAZIONE ROME TECHNOPOLE
ROMA
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