Indagini ad altissima risoluzione in frazioni di secondo
Al Centro Polidiagnostico Morrone di Caserta tecnologia d’avanguardia per la diagnosi di patologie cardiovascolari e oncologiche
Tecnologia d’avanguardia per la diagnostica per prevenire patologie importanti - da quelle cardiovascolari a quelle oncologiche - al Centro Polidiagnostico Morrone di Caserta, struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e sempre più inserito nel territorio casertano e regionale. Sui 5.300 metri quadri in cui si sviluppa il Centro ora è arrivata, infatti, una tecnologia di frontiera, ovvero la Tac Drive della Siemens, dotata di detettori di 8 centimetri e di una doppia sorgente radiogena. “Abbiamo fatto dell’aggiornamento dei servizi e dell’investimento in tecnologia da sempre uno dei nostri principali punti di forza - sottolinea il direttore, il dottor Renato Morrone - Questo nuovo importante investimento si inserisce in questo solco”. È un’apparecchiatura che può dare risposte importanti ai medici specialisti e ai medici di medicina generale del territorio in cui il Centro si inserisce, per le alte prestazioni che mette a disposizione, anche in funzione preventiva o di intercettazione di malattie a livello primordiale. “La Tac rende possibile effettuare analisi spettrali dei tessuti - esemplifica Morrone - con la possibilità di intercettare anche le microformazioni tumorali e consentire così di avviare prestissimo l’iter di contrasto alla malattia. Aspetti importanti in generale e, soprattutto, per particolari patologie, come il tumore ai polmoni, in cui l’individuazione precoce può far aumentare la percentuale di sopravvivenza”. In quest’ottica “possono diventare significative campagne di prevenzione su target a rischio - esemplifica Morrone - come fumatori di lungo periodo e con un alto numero di sigarette fumate al giorno”. Per le sue caratteristiche, la Tac Drive di Siemens “consente l’esecuzione di indagini ad altissima risoluzione in tempi brevissimi, nell’ordine della frazione di secondi”, specifica il consulente scientifico del Centro Polidiagnostico, il dottor Alfonso Bencivenga, direttore della Uoc Diagnostica per immagini e radiologia interventistica dell’Aorn San Pio di Benevento. “Le ricadute dal punto di vista clinico interessano in particolare l’ambito cardiaco - prosegue l’esperto - perché è possibile effettuare indagini con elevatissima accuratezza diagnostica sulle coronarie e anche per ciò che concerne la perfusione miocardica. Si può, cioè, effettuare un esame non invasivo solo con la somministrazione di un mezzo di contrasto iodato via endovena, che permette di visualizzare in diretta lo stato delle coronarie, senza dover ricorrere alla coronarografia, e di avere contemporaneamente informazioni sulla perfusione periferica del miocardio. È possibile quindi ottenere informazioni di gran lunga superiori ad altre tecniche di valutazione indiretta, come per esempio l’Ecg sotto sforzo e la scintigrafia da sforzo”. L’altra grande novità di questa tipologia di apparecchiatura “è la possibilità di effettuare analisi spettrali, cioè di riuscire a ottenere una approfondita analisi dei tessuti, potendo discriminare anche le loro caratteristiche strutturali- costitutive”, spiega ancora Bencivenga. Ciò rappresenta un notevole ausilio diagnostico, soprattutto in ambito oncologico. D’altronde la possibilità di effettuare indagini sull’intero corpo in tempi estremamente rapidi consente, per esempio, di valutare l’apparato vascolare sull’intero corpo umano con la semplice iniezione di mezzo di contrasto endovena in maniera estremamente precisa; si pensi a gli studi vascolari che riguardano l’aorta toraco-addominale e il circolo periferico, cioè gli arti inferiori. “Appare dunque chiaro che la possibilità di disporre di una tale tecnologia offre degli indiscutibili vantaggi diagnostichi in molti settori essenziali, sia per le patologie cardiovascolari che per quelle oncologiche”, conclude il dottor Bencivenga.