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Remo Gobbi, fondatore di Pata

Patatine e snack salati da quarantaquattro anni

Remo Gobbi è il fondatore di Pata che oggi registra 191 milioni di fatturato, 503 dipendenti, il 45% della produzione italiana e un’agenda ricca di progetti

Ha ben chiare tutte le criticità che rendono complesso fare imprese in Italia - dal costo del lavoro ai tempi lunghi della giustizia, per citarne solo due - eppure esprime un senso di gratitudine che sovrasta tutte le difficoltà, perché “l’Italia mi ha consentito di diventare una delle migliore aziende in Europa, nonostante abbia iniziato non avendo un titolo di studio, ma un’idea, molta passione e tanta determinazione”.
Remo Gobbi, il fondatore di Pata, l’azienda che oggi produce il 45% dello snack salato del mercato interno ed è la regina delle patatine, rilegge la sua “avventura” imprenditoriale premettendo questo suo legame speciale con il Paese dove è nato e dove, nel 1981, ha cominciato una produzione che è arrivata a movimentare 100 autotreni al giorno di patatine chips e snack salati, per un fatturato che nel 2024 ha chiuso a 191 milioni. E il 2025 si preannuncia già in crescita, grazie alla nuova linea di salatini brezel e sticks lanciati all’inizio dell’anno. Tra i dieci e i venti milioni l’aumento del giro d’affari già stimato.
Merito di un’innovazione continua che interessa processi e prodotti e intercetta sempre nuove esigenze o proposte insolite da introdurre nel mercato. È stato così per le “patatine artigianali”, che Pata ha presentato prima tra i brand, o per le tortillas viste in Messico e fatte diventare
una mania italiana. “In 40 anni gli investimenti ammontano a circa 200 milioni - riassume Gobbi - con 23 milioni tradotti in nuove tecnologie e impianti solo negli ultimi due anni”. L’azienda si sviluppa su un’area di 100 mila metri quadrati. “Gli imprenditori e le aziende sono condannati alla crescita”, aggiunge, esprimendo così l’energia che lo ha sorretto lungo il suo percorso, piuttosto che la fatica connessa alla quotidianità. “Quando lavoro a un progetto e a un investimento - racconta - penso al figlio più piccolo, che ha nove anni, immaginando di avviare qualcosa che possa svilupparsi e durare nel tempo. All’attuale governance dell’azienda, in cui è presente anche mio figlio trentottenne, il compito di pensarla e progettarla adeguatamente”. Figlio di quella generazione che nel Mantovano ha lasciato l’agricoltura per trovare lavoro nelle fabbriche o nei servizi pubblici, Gobbi, finito il militare, ha messo a frutto ciò che aveva acquisito in quel periodo: la patente. È facendo il “padroncino”
e attraversando l’Italia da Nord a Sud che ha intuito che il business delle patatine avrebbe potuto avere un futuro. Lasciato il camion ha cominciato la vita da imprenditore, comprando la materia prima, le patate, e trasformandola in irresistibili snack, grazie a una “squadra” che oggi conta 503 dipendenti e impianti di produzione all’avanguardia. “Non abbiamo mai fatto un giorno di cassa integrazione - sottolinea - e ho sempre avuto alcuni principi guida: essere ottimista, darsi da fare, rischiare e, quando si perde una partita, rialzarsi più forti di prima”. Più nel concreto, Gobbi svela anche qualche altra modalità operativa che gli ha consentito di crescere senza soluzione di continuità. “I finanziamenti alle banche li ho sempre chiesti quando non ne avevo necessità, perché altrimenti si pone il problema delle garanzie - elenca - e lavorando con più istituti: ho sempre operato cercando di guadagnarmi la credibilità sul campo, un asset molto importante nei rapporti tanto con i fornitori quanto con il mercato. Inoltre, ogni scelta è stata guidata dall’obiettivo concreto di realizzare il miglior prodotto al miglior prezzo”.
Spesso Gobbi condivide la sua esperienza con i giovani, nelle scuole, esortandoli ad assorbire quanto più possibile da quell’ambiente, perché “la scuola ti dà tanto”, sottolinea.
E poi elenca loro le sei caratteristiche che ritiene fondamentali in una persona e che giovano all’imprenditore: “Onestà, umiltà, responsabilità, dignità, rispetto di tutti, riconoscenza”.  
 
 

PATA SPA 
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN)
Tel +39 0376 673874 
www.pata.it

 

 

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