Eurobiohightech 2020 fra ricerca e sviluppo
Confindustria Alto Adriatico e Rete Biohightech Net 4.0 insieme per la smart health. Il punto sulla filiera e sulle strategie
Creare connessioni fra i centri di ricerca e le realtà innovative dei settori biomedicale, biotecnologico e bioinformatico. Questo lo scopo di Euro Biohightech, evento organizzato da Confindustria Alto Adriatico e la rete Biohightech Net 4.0 a Trieste i giorni 3-4 settembre 2020 durante l’European Science Open Forum (ESOF 2020) che si è svolto nel nuovo Trieste Convention Center.
“Solo negli Istituti di Ricerca di Trieste, capitale europea della scienza con Esof 2020 - afferma Diego Bravar, presidente di Biohightech Net 4.0 - operano circa 10.000 ricercatori che hanno favorito il raggiungimento della densità provinciale più alta in Italia di start-up innovative. Siamo tuttavia a solo un decimo rispetto a realtà simili in Europa e a un centesimo rispetto agli Usa. Biovalley - Family and Friends Office è un acceleratore di crescita d’imprese innovative che ha promosso la costituzione della nuova Rete BioHighTech Net 4.0 composta da oltre 20 aziende. Ma è ancora tanto il lavoro da fare”. Le giornate di evento sono servite a fare il punto della situazione su tutta la filiera per il nuovo piano di strategia regionale di specializzazione intelligente per la smart health: dalla ricerca alla formazione, dalle banche e finanza alla politica per favorire l’innovazione tecnologica. Sono stati presentati i progetti che hanno visto realizzazione di nuovi prodotti e servizi innovativi grazie a finanziamenti regionali, nazionali ed europei, e che hanno portato una crescita delle aziende coinvolte, con un aumento dell’offerta lavorativa giovanile e qualificata sul territorio.
Un esempio è Alifax che, a valle di un percorso di ricerca e sviluppo (anche su Covid-19) finanziati nei progetti regionali Por Fesr illustrati durante l’evento ha effettuato, una ventina di nuove assunzioni.
Se la conversione a start-up riuscirà ad accelerare con ulteriori investimenti pubblici e privati nei prossimi anni, utilizzando il lavoro degli oltre 10.000 ricercatori regionali, la generazione di nuove realtà imprenditoriali, il settore biohightech potrà ulteriormente crescere così come quello della navalmeccanica e diventare esempio per altri comparti industriali, non solo in Friuli Venezia Giulia ma in Italia.
Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha concluso l’evento ricordando che il modello sviluppato da questa regione (la più innovativa in Italia) per gli investimenti in ricerca e innovazione è disponibile per altre regioni italiane e dei Balcani.